top of page

Quando il tuo futuro dipende da un importante fattore C...onservazione

  • andreabianchi53
  • 13 ott 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Continuiamo il nostro percorso, parlando del parente più stretto del koala, l'abbiamo citato nell'articolo precedente e ora gli dedichiamo una pagina intera: il vombato!


ree
Vombato comune, Foto By JJ Harrison (jjharrison89@facebook.com), Wikimedia

Parliamo di un mammifero marsupiale (non sai cosa vuol dire marsupiale? Male, non hai letto l'articolo precedente, ma sei fortunato/a, puoi recuperarlo qui), notturno, erbivoro, endemico dell'Australia, che vive in ambienti di foresta, montagna e prateria.

Le sue zampe sono corte ma forti e provviste di robusti artigli per scavare le tane, profonde anche 4 m e costituite da più di 100 metri di gallerie. I maschi sono generalmente solitari, mentre le femmine si riuniscono in piccoli gruppi nelle stesse tane.

Un incredibile adattamento alla vita da scavatori è il marsupio che si apre all'indietro, in modo da non buttarci dentro la terra durante lo scavo.

Tutte le caratteristiche più distintive dei vombati, in realtà, riguardano il loro "lato B".

La loro migliore difesa è una dura placca cartilaginea posta proprio sul loro posteriore, difficile da attaccare e mordere per i predatori, come i dingo.

Poi forse qualcuno di voi avrà sentito parlare della famosa cacca a cubetti: i vombati sono animali molto territoriali e marcano la loro area con urina e feci.

Il lungo processo di digestione, che può durare anche 14-18 giorni (non ore, giorni!), consente loro di trattenere tutti i nutrienti e l'acqua possibili e questo fa sì che i loro escrementi siano secchi e compatti.

Ma perché questa singolare forma? Dato che le loro gallerie rendono il terreno particolarmente irregolare, il vantaggio di essere cubici è che risultano più stabili e quindi maggiormente efficaci per marcare il territorio, rispetto a una forma più rotonda che potrebbe facilmente rotolare via.


Esistono tre specie di vombati:

  • il vombato comune (Vombatus orsinus), diffuso nell'Australia meridionale.

  • il vombato dal naso peloso meridionale (Lasiorhinus latifrons), la più piccola delle tre specie, che vive nelle zone semi-aride dell'Australia orientale.

  • il vombato dal naso peloso settentrionale (Lasiorhinus krefftii), in pericolo critico di estinzione.


ree
Sx: Vombato dal naso peloso meridionale, Foto by Jason Pratt, Wikimedia; Dx: Vombato dal naso peloso settentrionale, Foto by The Wombat Foundation

Ora vorrei raccontarvi una storia proprio su quest'ultima specie.


Stiamo parlando di uno dei mammiferi più a rischio estinzione al mondo. Attraverso l'analisi delle prove fossili, gli scienziati hanno visto che il vombato dal naso peloso settentrionale era originariamente distribuito in diversi siti tra il Victoria, il Nuovo Galles del Sud e il Queensland. Dopo lo sbarco degli Europei alla fine del 1700 e l'introduzione di nuovi animali, specialmente da allevamento, quali bovini, ovini e conigli, che non si trovavano precedentemente in Australia, la popolazione di vombati ha iniziato a calare per la forte concorrenza con questi animali per le stesse risorse di cibo.

Se poi consideriamo anche la riduzione dell'habitat, la siccità, gli incendi spontanei e naturalmente gli individui uccisi dai predatori, la situazione è peggiorata a tal punto che negli anni '70 era rimasta una sola popolazione di circa 35 vombati in un unico sito nel Queensland centrale.

Nel 1971 in quel sito preciso viene istituito l'Epping Forest National Park, un'area di quasi 3000 ettari, inaccessibile al pubblico, in cui l'ingresso è riservato solo allo staff scientifico per consentire il minimo disturbo possibile e la massima efficacia alla conservazione di questa specie. Nei primi anni '80 viene costruita una recinzione per impedire ad altri erbivori di andare a pascolare all'interno del parco, in modo da eliminare la prima causa di declino ed infatti i numeri iniziano lentamente ad aumentare.

Tuttavia, questo accorgimento non era a prova di predatore e la popolazione continuava a diminuire a causa di attacchi da dingo e altri carnivori.

Nel 2002 la recinzione è stata modificata e rinforzata e da quel momento finalmente la popolazione ha iniziato a crescere in modo significativo.


ree
Mappa del Queensland con i tre siti Foto by Queensland Government

Dopo complesse ricerche, nel 2009 gli scienziati hanno trovato un altro sito adatto alle caratteristiche del nostro vombato: è stata creata la Richard Underwood Nature Refuge, un'area di 130 ettari di foreste di eucalipti vicino alla città di St.George, nel Queensland meridionale. Qui vengono trasferiti 15 vombati da Epping Forest e oggi la gestione di questa area è affidata all'Australian Wildlife Conservancy, una delle maggiori organizzazioni per la protezione della fauna australiana, in accordo con il Dipartimento dell'Ambiente, della Scienza e dell'Innovazione del Queensland.

Creare due popolazioni in due siti differenti riduce le probabilità di estinzione a causa di eventi localizzati come incendi, alluvioni, malattie.

Nell'ultimo censimento del 2022 le due popolazioni contano in totale circa 400 individui, un numero molto incoraggiante ma non ancora sufficiente per essere fuori pericolo.

Così nel giugno 2024 altri 15 vombati sono stati trasferiti in un terzo sito, Powrunna State Forest, sempre Queensland meridionale.

Il progetto prevede l'inserimento di 60 vombati da Epping Forest a Powrunna entro il 2025 per garantire una maggiore stabilità a questa nuova popolazione.


Un lavoro di squadra tra istituzioni, scienziati esperti ed enti no-profit, come The Wombat Foundation, fatto di ricerche, di analisi delle problematiche e di soluzioni mirate si sta dimostrando molto efficace per il futuro di questa specie. Per ulteriori approfondimenti, andate a leggere il sito dedicato al progetto.


Alla fine, i vombati ci stanno insegnando una grande verità: il "fattore C" può essere utile ma non basta, serve anche una dose importante di C...onservazione e impegno.

1 commento

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione
pattyscianti
13 ott 2024
Valutazione 5 stelle su 5.

Che notizie simpatiche! Ma anche molto interessanti, che ancora una volta ci dicono quanti danni abbiamo fatto e facciamo alla natura e agli animali 😑

La cacca a cubetti è una storia fantastica 😁 e che dire del fattore C? ☺️

Mi piace

© 2024 by Wild Whites World. Powered and secured by Wix

  • Facebook
  • Instagram
bottom of page