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Nuovi amici nella Sunshine Coast

  • andreabianchi53
  • 9 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Un viaggio è fatto anche di imprevisti e cambi di direzione ma è proprio grazie a queste situazioni che impari, cresci, ti metti in gioco con le tue risorse e le tue decisioni, che nessun altro può prendere al posto tuo. Risorse che non pensavi nemmeno di avere.


Durante questi mesi di assenza dal blog, ho avuto la fortuna di vivere alcune delle esperienze più incredibili della mia vita e ora sono pronto per raccontarvele.


Lo scorso novembre, dopo aver vissuto per tre mesi a Melbourne, mi sono trasferito nello stato tropicale del Queensland, in una regione costiera chiamata Sunshine Coast.

Più precisamente, mi trovo a Caloundra, piccola città sull’oceano, gettonata località per le vacanze e famosa per le sue numerose spiagge. Il clima tropicale di questa zona favorisce lo sviluppo di una ricca biodiversità animale e vegetale.

Io amo camminare ed esplorare nuovi luoghi a piedi, lentamente, guardandomi bene intorno. La mia passione mi porta a ricercare aree verdi e naturali, come parchi, riserve o spiagge.

Di fronte a una delle spiagge più note di Caloundra, denominata Happy Valley, si trova Bribie Island, che si può raggiungere facilmente in momenti di bassa marea.

Così un pomeriggio mi sono avventurato e non potevo credere a ciò che stavo vedendo: canguri!

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Canguri selvatici che si stavano nutrendo di piante e fiori sulla spiaggia a pochi metri da me! È stato un momento davvero emozionante, soprattutto perché non l’avevo minimamente cercato né considerato.

Per la precisione, sto parlando di canguri grigi orientali (Macropus giganteus), la seconda specie più grande di canguri, nonché i secondi marsupiali viventi più grandi, superati solo dai canguri rossi. I maschi adulti possono superare i 130 cm e pesare fino a 60 kg, mentre le femmine sono più piccole e rimangono sugli 80 cm di altezza e i 40 kg di peso.

Come suggerisce il nome, la loro pelliccia è morbida e di colore grigio, ma la tonalità può variare leggermente a seconda della regione geografica. Sono infatti distribuiti su tutta la costa orientale dell’Australia dal Nord del Queensland fino giù in Tasmania.

Si sono adattati a molti ambienti diversi, tra cui foreste, pianure erbose fino ad aree montuose e non è difficile incontrarli nelle vicinanze delle zone urbane.


La prima volta ho creduto che fosse stato un incontro casuale, ma tornandoci nei giorni seguenti alla stessa ora, ho capito che il tardo pomeriggio era l’orario giusto per vederli. Infatti, i canguri sono animali crepuscolari, sono quindi attivi prevalentemente all’alba e al tramonto mentre rimangono nascosti in zone boschive ed ombreggiate durante le ore più calde della giornata. Se ci fossi andato alle 12, non li avrei incontrati.

Sono animali erbivori che vivono in piccoli gruppi (nel mio caso cinque individui) ed è facile vederli pascolare tutti assieme in aree erbose.

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Durante la stagione riproduttiva, i maschi mettono in scena le famose lotte che si vedono in numerosi video, con lo scopo di attirare l’attenzione delle femmine e guadagnarsi il diritto all’accoppiamento. Sono vere e proprie dimostrazioni di forza, durissime battaglie, in cui si prendono a calci con le muscolose zampe posteriori, reggendosi solo sulla grossa coda, che fa letteralmente da arto aggiuntivo.

Dopo una gestazione di 37 giorni circa, i piccoli nascono ancora sottosviluppati e privi di peli, crescono nel marsupio della mamma per i successivi 9 mesi e diventano completamente autonomi dopo 18 mesi.


Qualcuno a cui ho raccontato del mio incontro ravvicinato con i canguri mi ha chiesto se fossero pericolosi. La risposta è sempre “dipende”. Dipende dalle condizioni del momento, dal tuo comportamento e da quello delle altre persone vicine.

È importante mantenere una distanza di sicurezza, per quanto carini e pacifici, si tratta comunque di animali selvatici, imprevedibili e incredibilmente veloci (possono saltare a una velocità di 60km/h!).

Evitare rumori forti e muoversi lentamente, in maniera regolare, perché movimenti veloci e improvvisi potrebbero spaventarli e provocare una reazione.

Assolutamente fondamentale è non dare cibo ai selvatici: abituarli alla vicinanza e al contatto con gli esseri umani aumenta la pericolosità sia per noi che per loro.

Rispettando queste semplici regole, è possibile assistere e godere appieno di esperienze come quella che ho vissuto io, senza nessun rischio.


Vedere i canguri in spiaggia al tramonto è una combinazione difficile da battere e finisce di diritto nella mia TOP 3 da quando sono in Australia, assieme alla parata dei pinguini (non sai di cosa sto parlando? Puoi leggere l’articolo cliccando qui).


Sono molto grato di poter vivere tutto questo e di poterlo condividere, sono sensazioni che non dimenticherò mai.


Grazie per avermi letto, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e condividetelo ai vostri amici. Continuate a seguirmi per altre storie australiane come questa.

1 commento

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Ospite
09 mar
Valutazione 5 stelle su 5.

Canguri in spiaggia al tramonto...

Una combinazione fantastica, tanto più se inaspettata: poesia allo stato puro! 🤩

Averla vissuta è un grande privilegio, ti porta a pensare di quali meraviglie sia capace la natura e quanto rispetto e cura dobbiamo avere del nostro ambiente

Rimane la suspense: chi è il terzo della Top 3? 😊


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